“Siamo tutti più o meno concordi che il bacino potenziale di posti di lavoro che si sono aperti nelle agenzie e uffici stampa della pubblica amministrazione è una manna che piove dal cielo in una situazione in cui gli editori chiudono le redazioni, chiudono testate oppure assumono sempre di meno”. A dirlo è il delegato toscano Walter Fortini in occasione del 29esimo congresso della Fnsi a Riccione.
Parlando di “difficoltà e prospettive degli uffici pubblici”, ha elencato alcuni dei passi avanti “formali” fatti, “importantissimi, certo, probabilmente il massimo possibile in quel momento. Ad esempio – ha osservato – il riconoscimento dei profili del giornalista pubblico nel 2018, l’accordo quadro con Aran per chi aveva il contratto Fieg-Fnsi e l’intesa più recente con Anci”. Tutto ciò per Fortini “non si butta, sia chiaro, ma poi va riempiti di ulteriori contenuti che permettano ai giornalisti di lavorare al meglio”.
“Il lavoro è duplice – ha concluso – nazionale e locale”.