“Essere attenti a ciò che accade, limitandosi al territorio nazionale, è impossibile: il nostro lavoro è su una terra senza confini”. A dirlo durante il Congresso Fnsi è stata Valentina Barile, delegata della Campania, la quale ha poi ricordato come “in Italia, purtroppo, esistono ancora leggi che non garantiscono l’articolo 21, come ad esempio il decreto legislativo sulla presunzione di innocenza o le querele bavaglio che interferiscono col dovere di informare e il diritto a essere informati”.
Barile ha inoltre elencato alcuni dati dell’ultimo round-up di Reporter senza Frontiere relativo al 2022: 57 giornalisti uccisi nel mondo (48 un anno prima), 65 trattenuti in ostaggio, 49 scomparsi nel nulla e 533 incarcerati. “La libertà di stampa, nonostante sia un diritto riconosciuto dalle giovani costituzioni sudamericane -ha quindi commentato- è a rischio di estinzione”.
A proposito invece di disinformazione, Barile ha infine spiegato: “In un contesto storico globale in cui le organizzazioni commerciali e i governi cercano di manipolare a tutti i costi le notizie, molti mezzi di comunicazione, specialmente online, abbassano il livello di qualità, con le piattaforme social che fanno da altoparlante compulsivo. Il rischio è quello di confondere l’informazione autentica tra le fake news, ormai in grado di controllare l’opinione pubblica”.