“C’è un problema che per noi continua ad essere da prima pagina: il racconto della realtà, di una società di uomini e di donne, dove quest’ultime sono però troppo spesso ombre, fantasmi”. È quanto denuncia dal palco del Congresso Fnsi Silvia Garambois, delegata del Lazio e presidente di Giulia (GIornaliste Unite LIbere Autonome).
“In poco più di 10 anni di Giulia, tante colleghe hanno condiviso il nostro impegno e aderito all’associazione: oggi siamo 380 -ha detto-. Nell’informazione noi donne siamo circa la metà, secondo l’ultima rilevazione Inpgi, ma se nella fascia di età 38-45 anni c’è una situazione di parità, risulta molto preoccupante scoprire che fra i più giovani ci sono cinque punti percentuali di differenza. Gli editori assumono gli uomini e anche in questa sala gli uomini sono in netta maggioranza. Ma non si dica che le donne non si candidano, la realtà è che non si aprono ancora abbastanza spazi per le colleghe, anche nel sindacato”.
Ricordando inoltre le differenze negli stipendi (21.800 euro per le donne, 26mila per gli uomini), nei redditi della libera professione (15mila euro per donne, 18mila per gli uomini) e denunciando maggiore “odio sui social per le colleghe”, Garambois ha concluso: “Lavoriamo insieme su questi temi”.