“La lotta al precariato è necessaria e qualifica la qualità della nostra democrazia”. Ha iniziato così il proprio intervento Nicola Chiarini, delegato di Venezia al 29esimo congresso della stampa in corso. “Gli editori tagliano continuamente – ha ricordato – e noi sentiamo forte la responsabilità del diritto-dovere di cronaca. Per questo gli enti di categoria debbono mettere al centro del proprio agire la dignità del lavoro, resa attraverso contratti collettivi che tutelino anche i tanti lavoratori autonomi. Gli editori fanno abusi e risparmiano sulla pelle dei collaboratori anche attraverso false partite Iva e cococo e c’è una evidente asimmetria di forze tra editori e lavoratori. Ciò inquina il mercato del lavoro, potremmo dire che c’è libera volpe in libero pollaio. Per questo la protesta sindacale deve essere organizzata”. Chiarini ha spiegato in conclusione: “Occorre anche investire in formazione con la nascita di una scuola quadri che affianchi le lotte sindacali. Le sedi del sindacato devono diventare luoghi di confronto e dico no a una professione di accesso per i ricchi che stanno a bordo piscina”.