Maria Zegarelli, Associazione Stampa Romana:
“Vi racconto l’odissea di una redazione ostaggio di un’azienda chiusa da anni: l’Unità”

“L’odissea di una redazione ostaggio di un’azienda chiusa da ormai cinque anni, che ha creato un precedente passato sotto silenzio per molti giornalisti, ma non per gli editori”. A raccontarla è la giornalista già in servizio all’Unità Maria Zegarelli in occasione della seconda giornata del 29esimo congresso della Fnsi a Riccione.

“Dalla chiusura definitiva il 3 giugno 2017 a oggi – ha raccontato – siamo ancora dipendenti della società: non ci hanno né richiamati in servizio né licenziati perché c’era una voce nel contratto nazionale giornalistico che non gli andava giù: il mancato preavviso. Tentarono al tavolo con il ministero di farci agganciare al decreto Genova, quello del ponte Morandi”.

“Ci siamo opposti allora – ha scandito Zegarelli – e ci opponiamo anche stamattina, quando abbiamo avuto un’ultima call con il ministero del Lavoro e con il curatore fallimentare: volevano riproporci il decreto Genova, facendoci rinunciare alle mensilità piene e ai contributi Inpgi maturati. Abbiamo di nuovo detto no, e lo abbiamo fatto per difendere il contratto giornalistico e i diritti che avevamo acquisito”.

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