Lucia Goracci, Associazione Stampa Romana:
“La nostra è ancora una funzione essenziale per la democrazia”

“Perché lo faccio? Per la credibilità della nostra indipendenza, che deve essere tale anche quando siamo schierati come Governo o come Paese da una parte piuttosto che dall’altra. E poi per restituire quella complessità del lavoro sul campo che è il miglior antidoto ai linciaggi mediatici: i social danno informazioni ma non sono l’informazione, noi invece lavoriamo per i fatti e per il valore etico delle loro ricostruzioni, non per schierarci”. Parola di Lucia Goracci, corrispondente di guerra per la Rai e delegata del Lazio al Congresso Fnsi.

“Pur non avendo pratica sindacale -ha detto- porto qui la mia esperienza di tanto tempo in luoghi dove il sindacato non esiste più o non è mai esistito. Più volte mi viene detto “ma chi te lo fa fare”: la risposta è che me lo fa fare proprio l’aver conosciuto territori dove il potere è riuscito a non fartelo più fare bene questo mestiere. Porre domande scomode, sconvenienti, controvento, è ancora il pilastro su cui si sorregge il diritto dei cittadini di avere delle risposte. La nostra è ancora una funzione essenziale per la democrazia” ha proseguito Goracci, ricordando l’episodio di circa un anno fa, quando “fece rumore una mia domanda a un talebano. Gli chiesi perché non mi guardasse in faccia. Perché ero una donna? Bene -ha concluso- quella domanda era a nome anche di tutte quelle colleghe afgane che non avrebbero mai potuta farla”.

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