“Dai Co.Co.Co utilizzati come redattori alle false partite iva: il nostro impegno resta non lasciare soli i colleghi che svolgono la professione senza un lavoro regolare”. Lo afferma Lorenzo Basso della delegazione del Trentino-Alto Adige.
“Quattro anni fa ci siamo lasciati in situazione drammatica: oggi il contesto lo è ancora, ma con profonde trasformazioni – continua -. Dalle fake news all’odio sui social, fino alla crisi diffusa del settore con quotidiani che chiudono e giornalisti precari che si ritrovano senza lavoro, senza contare i nuovi strumenti informatici che seguono interessi economici e politici. Ci sono colleghi che svolgono da anni e non hanno più una vita dignitosa, con l’assurda situazione in cui i precari si impoveriscono lavorando. Abbiamo portato sul tavolo i temi della precarietà lavorativa e del giusto compenso per i professionisti, raggiungendo anche chi non si era mai rivolto al sindacato e dando nuova rappresentanza a chi si è sempre sentito isolato”.
“La strada che ci attende è lunga – conclude Basso – e non può non passare attraverso l’inclusione di quei colleghi che svolgono la professione senza tutele salariali e contrattuali”.