“Sulla riforma Cartabia la Fnsi dovrà fare una battaglia campale, coinvolgendo se necessario anche gli editori”. È il pensiero di Giovanni Del Giaccio, delegato di Stampa Romana. “Non posso dire nulla… e giù il telefono. Non posso parlare… e l’interlocutore si gira: queste le risposte – semplifica Del Giaccio – di tanti magistrati e forze dell’ordine con la cosiddetta Cartabia. Lo verifichiamo ogni giorno sulla nostra pelle e non si riesce ad arrivare, se non a volte con molta fatica, alla verità dei fatti. Piaccia o meno ai magistrati e alle forze dell’ordine, o al sottosegretario Paolo Sisto, questo è il nostro lavoro: verificare. E va fatto al meglio, secondo le regole che conosciamo, per essere credibili agli occhi dei lettori”.
Aggiunge Del Giaccio: “Abbiamo presidiato gli uffici giudiziari su temi come la presunzione di innocenza e le intercettazioni, che dai tempi di Mastella rientrano nell’agenda di ogni governo per impedire a noi di scrivere e ai cittadini di conoscere. Senza giornalisti e un sindacato unito che li rappresenta, però, tutto questo non è possibile”.