Gianluca Ales, Associazione Stampa Romana, ricorda Pio D’Emilia:
“Oggi quanti avranno mai la possibilità diventare come lui?”

“Disordinato, pasticcione, allergico alle rigide regole del giornalismo televisivo. Ma capace di raccontare le storie, di cercare notizie, di immergercisi completamente, cancellando quasi il limite tra osservatore e protagonista, un miracolo che solo pochi fuoriclasse sono riusciti a compiere”. È il ricordo commosso che il giornalista di Sky TG24 Gianluca Ales ha dedicato dal palco del 29esimo congresso della Fnsi a Riccione al collega Pio d’Emilia, scomparso lo scorso 7 febbraio 2023.

“Da Fukushima alle rotte dei profughi”, sarebbe riduttivo, per Ales, definire Pio d’Emilia solo un esperto di Estremo Oriente. “Giornalista eccezionale e non reporter sul piedistallo che concede pillole di saggezza, sapeva mettersi in gioco in prima persona. Il suo punto di forza era e restava comunque il suo racconto. E questo era possibile perché Pio aveva il tempo per studiare, leggere, fare esperienza, conoscere, entrare nella storia”.

“Mi domando – ha concluso – oggi quanti Pio ci sono nelle nostre redazioni, quanti avranno mai la possibilità diventare come lui. Perché quello che ci manca, ormai, è il tempo”.

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