“È fondamentale che si realizzi un dialogo politico tra governo ed editori e abbiamo tanto da fare, perché si riesce a convincere qualcuno a fare un investimento solo se qualcuno si convince che si tratta di un investimento giusto”. Utilizza una metafora Federico Frighi, delegato dell’Emilia Romagna al congresso della stampa di Riccione e membro del cdr del quotidiano Libertà di Piacenza. “Io sono testimone – prosegue – del rapporto che intercorre tra i giornalisti emiliani della nostra città quasi in Lombardia e il nostro sindacato unico. Sento dire che quest’ultimo è lontano, ma noi a Piacenza abbiamo avuto nuove iscrizioni di colleghi giovani anche se forse per persone precarie spendere quasi 200 euro l’anno tra Ordine e sindacato è un po’ tanto”.
Il collega conclude: “Grazie alla risorsa dei collaboratori il nostro quotidiano si pubblica da 140 anni e noi per i precari siamo finiti a Report e tre volte in Prefettura, ma alla fine 9 colleghi sono stati assunti con articoli 2 e 12. Certo il sindacato va in battaglia con armi bagnate ed è urgente il nuovo contratto. Noi sosteniamo qui Alessandra Costante”.