“Informazione è democrazia: cambierei il titolo perché democrazia è lavoro e informazione”. Fabio Azzolini, delegato della stampa genovese, punta i riflettori sull’esigenza di tutelare soprattutto la professione: “Piuttosto che sforzarci a parlare dei precari, vogliamo far parlare i precari. Piuttosto che sforzarci di interpretare i giovani, vogliamo metterli nei meccanismi dirigenti. Piuttosto che capire cosa sia l’online, cerchiamo di attirarlo nelle nostre strutture. È intorno a tutto questo che abbiamo fatto una manifestazione in piazza De Ferrari (a Genova, ndr) e avviato una petizione per una raccolta di firme che ha racimolato 1800 sottoscrizioni di cittadini liguri. Con loro abbiamo assunto l’impegno di informarli sull’esito della vertenza che, il prossimo 6 marzo, vedrà al centro Massimiliano Salvo, ma nel frattempo li abbiamo informati che il loro sostegno è valso la possibilità di riaffrontare con il ministero del Lavoro la condizione precaria dei colleghi e ottenere che dodici milioni di euro potessero essere messi a disposizione subito per la stabilizzazione dei precari. Faccio notare come in Francia ci siano 20 milioni di euro da vent’anni”.