Oltre a pubblicità e numero di lettori, a “calare è anche il sostegno dello Stato”: per questo servono nuove iniziative comuni per il futuro della professione giornalistica. È quanto ha sottolineato dal palco del Congresso Fnsi Domenico Affinito, delegato della Lombardia.
“L’unico argine per le fake news è il giornalismo professionale -ha detto-. Per questo va difeso, tutti assieme, come un bene pubblico. Servono regole per il nuovo mercato digitale dei media e nuove forme di sostegno, come sta succedendo in altri Paesi europei. Serve, in sostanza, una nuova legge di sistema che tuteli il settore e riporti risorse al giornalismo professionale. Risorse che sul mercato ci sono”.
Alcune idee? “Detrazioni potenziate per chi investe in pubblicità sui media, abbassamento del cuneo fiscale, sgravi per assunzioni di disoccupati over 45, introduzione di un bonus informazione annuo, deducibile dalle tasse per le famiglie, e redistribuzione delle risorse pubblicitarie. Si tratta di aiuti che vanno pensati e che devono andare solo a editori che sottoscriveranno una carta per la qualità del giornalismo professionale, applicando correttamente i contratti nazionali. È una battaglia che Fnsi e Fieg possono e devono combattere insieme -ha concluso Affinito- per salvare un settore senza il quale diritti e libertà non sono garantiti”.