“Nel nostro Paese da una parte si tenta di far sparire il giornalismo, con l’impresa privata, e dall’altra di controllarlo, con il servizio pubblico. Io auspico che il sindacato che esca da questo congresso sia lo stesso che in questi anni non ha ceduto ai tentativi di mettere la professione ai margini della società civile”. Lo ha dichiarato Daniele Macheda, segretario dell’Usigrai, intervenendo al Congresso di Riccione.
“La Rai è alle prese con l’ennesima spinta per un cambio ai vertici, con atteggiamento della politica figlio di una pessima legge che mira a confondere la tv di servizio pubblico con quella di Stato – ha messo in chiaro Macheda -. Da settimane si parla dell’esigenza di rappresentare una nuova maggioranza del Paese: la sola maggioranza schiacciante che ho visto uscire alle ultime elezioni è quella degli astenuti. La Rai e la tv di servizio pubblico è di quella maggioranza che vogliono occuparsi, spiegando le implicazioni di questo fenomeno per la tenuta democratica. L’Usigrai in questi anni ha fatto la sua parte per dare risposte concrete al precariato di centinaia di colleghi, insieme alla Fnsi, imponendo ad esempio la selezione pubblica come criterio di accesso giornalistico”.