Claudio Silvestri, Sindacato unitario giornalisti Campania:
“Compito del sindacato è stare dentro alla faccenda e sporcarsi le mani”

“Stare dentro la faccenda” e “sporcarsi le mani”: è “questo che deve fare il sindacato dei giornalisti, anche quando sembra che sono fatti che non ci riguardano”. A ribadirlo dal palco del Congresso Fnsi è stato Claudio Silvestri, delegato della Campania, il quale ha colto l’occasione per ripetere: “Continueremo a chiedere verità e giustizia per Mario Paciolla, giornalista, ma anche costruttore di pace. Il nostro dovere è illuminare questa storia, perché i suoi genitori abbiano una risposta alla loro richiesta di verità”.

Silvestri ha poi sottolineato come negli ultimi anni “abbiamo avuto il coraggio di cacciare i signori delle tessere dal sindacato”, “siamo stati nelle aule dei tribunali contro la camorra, accanto a giornalisti minacciati” come Mimmo Rubio, membro della delegazione campana al congresso e “sotto scorta per aver raccontato un comune sciolto per mafia tre volte in dieci anni”.

Non solo: “Abbiamo camminato nelle piazze di spaccio di Arzano” e “davanti alle case dei boss di Casal di Principe”, contribuendo inoltre a far dichiarare “incostituzionale il carcere per i giornalisti” e “fatto condannare un editore per comportamento antisindacale”.

“Dovere del sindacato è stare dalla parte dei più deboli -ha concluso Silvestri-, professionisti che raccontano per pochi euro territori in cui la vita quotidiana è un problema serio. Il loro è un lavoro di resistenza civile. Per questo abbiamo bisogno di un sindacato forte e autorevole”.

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