Alessandra Mancuso, Associazione Stampa Romana:
“I congressi servono a riflettere sull’identità e le esigenze del sindacato, un sindacato che deve cambiare”

«I congressi servono anche a riflettere sull’identità e le esigenze del sindacato. Cosa si deve chiedere oggi al sindacato? Difendere i diritti materiali e intellettuali dei giornalisti». Lo dice Alessandra Mancuso, delegata di Stampa Romana al Congresso Fnsi di Riccione che dal podio ricorda Giorgio Santerini: «Mi ha spiegato lui, nel ’90, che il nostro è un sindacato politico, perché coniuga diritti e interessi. Denunciare censure e manipolazione dell’informazione è nel dna del sindacato. Arriviamo dilaniati al congresso e abbiamo purtroppo perso l’Inpgi. Ogni volta che provavamo a costruire soluzioni, c’era chi si accaniva a disfare. Questo dimostra che nel sindacato abbiamo due culture diverse; la nostra è di abbattere steccati nella professione e coinvolgere i colleghi su obiettivi condivisi e realistici. Il governo Fnsi deve avere una direzione e non si può confondere l’unità con le ammucchiate».

Per Mancuso, «noi donne abbiamo cambiato la Federazione con la Cpo e l’associazione Giulia giornaliste e oggi sono orgogliosa che Controcorrente candidi alla segreteria una donna, Alessandra Costante, e alla presidenza Vittorio di Trapani: saprà raccogliere il testimone di un grande presidente che ci consegna un lascito prezioso, Beppe Giulietti», rileva prima di tributare «un ricordo affettuoso a un collega con una grande passione professionale e sindacale, Amedeo Ricucci».

Facebook
Twitter
Email